martedì 11 gennaio 2011

Gaetano Pesce

 COLLEZIONE MERITALIA

L’azienda di arredamento Meritalia ha presentato al Salone del Mobile di Milano la nuova collezione di divani e poltrone disegnate dal designer italiano Gaetano Pesce.  A lui piace definirsi un “architect-artist-designer” che vive a New York e qui sviluppa le sue idee molto creative ma non sempre di buongusto rispetto all’idea comune. 





L’opera del “dottor” Pesce (è professore nelle più importanti università di architettura d’Europa e non solo) è spesso ricordata per la capacità di declinare in modo inatteso alcuni temi che da quarant’anni la caratterizzano: la “serie diversificata”, la doppia funzionalità di oggetti e architettura, l’uso creativo del colore, la dimensione politica del progetto, la teoria e la pratica del “poveramente eseguito”, l’uso e lo sviluppo dei materiali di sintesi, la teoria della “femminilità” nel progetto d’architettura e nella “cultura degli oggetti”.


Fonte: 
http://www.arkidesignblog.it/2009/04/30/gaetano-pesce-collezione-meritalia-al-salone-del-mobile-di-milano-2009/#more-488


 TRAMONTO A NEW YORK





















Gli imbottiti che Gaetano Pesce disegna per Cassina, negli anni Settanta e Ottanta, sono un paradigma del suo pensiero sull’autodeterminazione del gusto. L’obiettivo di una pianificazione ad oltranza, perpetrato nel XX secolo – egli sostiene – ha condotto ad una repressione subdola del consumatore; di fronte a tale omologazione la nostra vita ha perso in spontaneità. Pesce è convinto che essere vivi significa essere differenti.
Di questa prerogativa devono poter godere anche gli oggetti. I dettagli della forma delle sedute Sit Down (1975) cambiano, infatti, da un esemplare all’altro, pur mantenendo lo stesso assetto formale d’insieme. La schiuma poliuretanica è usata nella maniera meno complessa, per ottenere pezzi di serie, simili ma non uguali.
Gli imbottiti sono realizzati in un unico blocco di poliuretano espanso iniettato in uno stampo in cui è stesa una trapunta in ovatta di poliestere e appoggiata la struttura portante verticale di acciaio rinforzato da cinghie. Il poliuretano iniettato si gonfia liberamente e spontaneamente, sagomandosi laddove incontra il negativo dello schienale e del sedile dello stampo, dando così luogo ad una forma di volta in volta diversa.
Il divano Tramonto a New York (1980) conferma il ruolo di metafora che Gaetano Pesce attribuisce al design: i suoi oggetti sono mezzi espressivi prima di essere oggetti. New York è in una fase di decadenza, forse al suo tramonto? Pesce esprime questa sensazione attraverso la formalizzazione del concetto in un arredo. Il divano Tramonto a New York è costituito dall’insieme di vari elementi che fungono da sedili, braccioli (i grattacieli di New York) e schienale (il sole rosso); tali elementi sono assemblati tra loro, uniti da staffe metalliche ad “U” nere.
La struttura portante è costituita da un’intelaiatura a pannelli in multistrato e da un telaio in faggio cinghiato (sedili) e da un’armatura di acciaio con molle (parte semicircolare dello schienale). La parte imbottita è costituita da blocchi di poliuretano sagomati; la fodera è realizzata con ovatta di poliestere calzata prima del rivestimento finale.


Fonte: 
http://www.nuok.it/2010/03/tramonto-a-new-york-di-gaetano-pesce/


 SERIE UP

















La serie Up, disegnata da Gaetano Pesce nel 1969, è stata acclamata fin dall’inizio come una delle più potenti espressioni del design italiano. La serie comprendeva sette modelli di sedute caratterizzate da un impatto visivo eccezionale che le ha rese uniche. Di queste, la più famosa è sicuramente la Up5 (nell’immagine), una sorta di seduta antropomorfa che rievoca la forma femminile, legata ad un pouf a forma di sfera che simboleggia le catene che soggiogano le donne – la poltrona è stata appunto soprannominata “la palla al piede”.Altra seduta celebre della serie poi la Up7, una grande scultura che celebra al contempo modernità e tradizione, arte e design.
La serie Up, che l’anno scorso ha festeggiato i suoi 40 anni di successi nei musei di design come nelle abitazioni private, ai tempi aveva alimentato la fama di Gaetano Pesce come mago del disegno e genio creativo. Le sedie avevano tutte una destinazione precisa: una per i bambini, una per adulti, una a due posti, e così via. Erano confezionate sottovuoto in buste di pvc da cui, una volta aperte, fuoriuscivano le sedie in tutta la loro sorprendente bellezza.
L’uso di colori vivaci, grande costante nell’opera di Pesce, era finalizzato all’introduzione di emozioni come gioia, ottimismo e sensualità all’interno di oggetti di uso quotidiano come appunto le poltrone.








Fonte:
http://www.pansiniarredamenti.it/i-miti-del-design/la-serie-up-di-gaetano-pesce/


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